Tutor DSA e Compiti a Casa

In che cosa consiste l’intervento personalizzato di un tutor sui dsa?

A partire dalla diagnosi, il tutor imposta un programma educativo-didattico che possa supportare lo studente con dsa nei compiti a casa. In particolare vengono considerati i seguenti aspetti:

  • lo stile cognitivo (Visivo o verbale? Analitico o globale? Convergente o divergente?)
  • i punti di forza e i punti deboli in ciascuna materia
  • gli interessi disciplinari e non
  • il profilo cognitivo

Sulla base di queste informazioni, il tutor concorderà con lo studente un percorso di studio sartoriale in cui ogni strategia messa in campo, inclusi i tipi di strumenti compensativi e dispensativi, sia cucita su di lui.

Un piccolo esempio:  Le famose mappe concettuali possono essere strumenti eccezionalmente utili per un certo tipo di studenti, ma risultare inefficaci (e dannose per l’autostima!) per chi invece ha scarse capacità visuo-spaziali.
Celebrare l’utilità delle mappe tout court potrebbe generare vissuti di frustrazione in chi apprende meglio, per esempio, attraverso il canale verbale (riassunti, testi..).

Qual è l’obiettivo dell’intervento?

Portare quanto più possibile i ragazzi con dsa ad apprendere autonomamente.
Il lavoro con un tutor dovrebbe portare lo studente con dsa a una maggiore consapevolezza sul proprio modo di imparare, requisito indispensabile per permettergli di impostare modalità di studio più funzionali e protese all’autonomia.

In che cosa consiste l’intervento personalizzato di un tutor sui dsa?

A partire dalla diagnosi, il tutor imposta un programma educativo-didattico che possa supportare lo studente con dsa nei compiti a casa. In particolare vengono considerati i seguenti aspetti:

  • lo stile cognitivo (Visivo o verbale? Analitico o globale? Convergente o divergente?)
  • i punti di forza e i punti deboli in ciascuna materia
  • gli interessi disciplinari e non
  • il profilo cognitivo

Sulla base di queste informazioni, il tutor concorderà con lo studente un percorso di studio sartoriale in cui ogni strategia messa in campo, inclusi i tipi di strumenti compensativi e dispensativi, sia cucita su di lui.

Un piccolo esempio:  Le famose mappe concettuali possono essere strumenti eccezionalmente utili per un certo tipo di studenti, ma risultare inefficaci (e dannose per l’autostima!) per chi invece ha scarse capacità visuo-spaziali.
Celebrare l’utilità delle mappe tout court potrebbe generare vissuti di frustrazione in chi apprende meglio, per esempio, attraverso il canale verbale (riassunti, testi..).

Qual è l’obiettivo dell’intervento?

Portare quanto più possibile i ragazzi con dsa ad apprendere autonomamente.
Il lavoro con un tutor dovrebbe portare lo studente con dsa a una maggiore consapevolezza sul proprio modo di imparare, requisito indispensabile per permettergli di impostare modalità di studio più funzionali e protese all’autonomia.

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