Sostegno Psicologico nell'Infertilità e nel Percorso di PMA

Infertilità e PMA - Erica Melandri psicologa e psicoterapeuta Roma

Desiderare un figlio e non riuscire a concepirlo naturalmente è una delle esperienze più dolorose che la coppia possa affrontare. La diagnosi di sterilità/infertilità genera una profonda crisi a livello soggettivo che si trasforma in una sofferenza nella relazione di coppia.

Alcuni degli scopi del sostegno psicologico nell’infertilità e nel percorso di PMA:

  • Accompagnare la coppia a elaborare l’impatto della diagnosi di infertilità.
  • Fornire supporto emozionale alla coppia che intraprende un percorso di PMA e aumentare le competenze sociali ed emotive per affrontare le varie fasi del trattamento.
  • Aiutare i pazienti a ricostruire la loro sessualità come fonte di piacere nei casi in cui si orienti prevalentemente alla procreazione. Prendersi cura delle disfunzioni orgasmiche, della perdita del desiderio sessuale, dell’alterata immagine del proprio corpo che possono subentrare a una diagnosi di infertilità o alla pressione associata alla programmazione medica nei casi di PMA.
  • Arginare i possibili effetti sulla vita sociale: può capitare che la coppia si isoli dalle coppie di amici con figli perché frequentarli può aumentare la loro sofferenza.
  • Sostenere la coppia durante la gravidanza: la perdita di fiducia nelle possibilità del proprio corpo può aumentare la paura del rischio di un aborto, del subentrare di complicazioni come, per esempio, che il bambino non sia sano o che nasca prematuro.
  • Sostenere le donne in attesa nel loro attaccamento al feto: specialmente chi ha avuto esperienza di interruzione di gravidanza può inconsciamente mettere in atto un rifiuto della gravidanza per la paura anticipata di eventi negativi nel corso della stessa. Possono, per la stessa ragione, aumentare le preoccupazioni per ogni evento fisico “normale” in gravidanza.
  • Sostenere la coppia genitoriale: la nascita di un figlio può scatenare insicurezza sulle proprie competenze nel nuovo ruolo di genitore.
  • Sostenere i pazienti che hanno fatto ricorso alla donazione dei gameti nelle loro preoccupazioni circa la futura relazione col nascituro. Possono, per esempio, subentrare dubbi su “se” e “quando” informare il figlio su come è stato concepito o domande intorno a chi somiglierà e sulla correlata paura di sentirlo come un estraneo.
  • Accompagnare la coppia nel processo di lutto relativo al proprio desiderio di avere un figlio in seguito ai ripetuti fallimenti dei trattamenti.
  • Lavorare su vie alternative per il futuro della coppia (adozione, conquista di una vita piena e gratificante anche senza figli).
Infertilità e PMA - Erica Melandri psicologa e psicoterapeuta Roma

Desiderare un figlio e non riuscire a concepirlo naturalmente è una delle esperienze più dolorose che la coppia possa affrontare. La diagnosi di sterilità/infertilità genera una profonda crisi a livello soggettivo che si trasforma in una sofferenza nella relazione di coppia.

Alcuni degli scopi del sostegno psicologico nell’infertilità e nel percorso di PMA:

  • Accompagnare la coppia a elaborare l’impatto della diagnosi di infertilità.
  • Fornire supporto emozionale alla coppia che intraprende un percorso di PMA e aumentare le competenze sociali ed emotive per affrontare le varie fasi del trattamento.
  • Aiutare i pazienti a ricostruire la loro sessualità come fonte di piacere nei casi in cui si orienti prevalentemente alla procreazione. Prendersi cura delle disfunzioni orgasmiche, della perdita del desiderio sessuale, dell’alterata immagine del proprio corpo che possono subentrare a una diagnosi di infertilità o alla pressione associata alla programmazione medica nei casi di PMA.
  • Arginare i possibili effetti sulla vita sociale: può capitare che la coppia si isoli dalle coppie di amici con figli perché frequentarli può aumentare la loro sofferenza.
  • Sostenere la coppia durante la gravidanza: la perdita di fiducia nelle possibilità del proprio corpo può aumentare la paura del rischio di un aborto, del subentrare di complicazioni come, per esempio, che il bambino non sia sano o che nasca prematuro.
  • Sostenere le donne in attesa nel loro attaccamento al feto: specialmente chi ha avuto esperienza di interruzione di gravidanza può inconsciamente mettere in atto un rifiuto della gravidanza per la paura anticipata di eventi negativi nel corso della stessa. Possono, per la stessa ragione, aumentare le preoccupazioni per ogni evento fisico “normale” in gravidanza.
  • Sostenere la coppia genitoriale: la nascita di un figlio può scatenare insicurezza sulle proprie competenze nel nuovo ruolo di genitore.
  • Sostenere i pazienti che hanno fatto ricorso alla donazione dei gameti nelle loro preoccupazioni circa la futura relazione col nascituro. Possono, per esempio, subentrare dubbi su “se” e “quando” informare il figlio su come è stato concepito o domande intorno a chi somiglierà e sulla correlata paura di sentirlo come un estraneo.
  • Accompagnare la coppia nel processo di lutto relativo al proprio desiderio di avere un figlio in seguito ai ripetuti fallimenti dei trattamenti.
  • Lavorare su vie alternative per il futuro della coppia (adozione, conquista di una vita piena e gratificante anche senza figli).

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